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16 maggio 2016

Record di investimenti in produzioni alternative nel mondo

286 miliardi, più del doppio di quanto destinato al fossile. Per la prima volta nel 2015 più del 50% della potenza installata finalizzata all’energia verde


Record di investimenti nelle fonti rinnovabili nel 2015. Quasi 286 miliardi di dollari sono stati investiti l’anno scorso nell’energia verde, oltre il doppio dei 130 investiti nelle fonti fossili. Con una crescita del 5% sul 2014, gli investimenti verdi sono arrivati per la precisione a 285,9 miliardi di dollari, 7,4 miliardi più del precedente record, risalente al 2011. Tutto ciò in un’annata drammatica per il mondo dell’energia, colpito dal crollo del prezzo del petrolio.

Il boom senza precedenti delle rinnovabili, registrato dal rapporto dell’United Nations Environment Program, sotto la direzione di Achim Steiner, è ancora più significativo se si considera che per la prima volta nel 2015 gli impianti verdi hanno contribuito per il 54% alla nuova potenza elettrica installata nel mondo, con 134 nuovi gigawatt, pur escludendo il grande idroelettrico e tutti i progetti superiori a 50 megawatt, che l’agenzia dell’Onu considera troppo poco ecologici per essere compresi nel conteggio.
Il dato è dunque in linea con il report di Bloomberg New Energy Finance, già illustrato su Corriere Economia, che comprende anche i grandi progetti oltre i 50 megawatt, portando così a 329 miliardi di dollari gli investimenti del 2015 nelle fonti pulite.
Un’altra svolta, sottolineano gli analisti dell’Unep, emerge dal ruolo prevalente dei Paesi emergenti: per la prima volta nel 2015 la quota maggiore di investimenti nell’energia verde è arrivata dalle economie in via di sviluppo, con 156 miliardi (+19% rispetto al 2014), contro i 130 miliardi spesi dalle economie sviluppate (-8%). La Cina, in particolare, ha aumentato il suo impegno del 17%, a 103 miliardi di dollari, il 36% degli investimenti globali. Anche l’altro gigante asiatico, l’India, ha puntato in alto, aumentando l’impegno nell’energia pulita del 22% sul 2014, con 10,2 miliardi di dollari investiti. Altri mercati importanti, tra i Paesi emergenti, sono stati il Sudafrica (+329% a 4,5 miliardi), il Messico (+104% a 4 miliardi) e il Cile (+151% a 3,4 miliardi).
Tra i Paesi sviluppati, cresce l’impegno nelle rinnovabili degli Stati Uniti: l’anno scorso gli investimenti sono arrivati a 44,1 miliardi (il 19% in più sul 2014), per i tre quarti dedicati al solare. In Giappone le fonti verdi hanno attirato 36,2 miliardi, circa la stessa cifra dell’anno prima. Continua invece il rallentamento in Europa, che ha visto gli investimenti in rinnovabili calare del 21% a 48,8 miliardi di dollari, nonostante l’exploit dell’eolico offshore, che ha attirato da solo 17,1 miliardi. In parte il rallentamento dipende anche dal progressivo calo dei costi delle tecnologie pulite, fotovoltaico in testa. Tra il 2009 e il 2015, in media, il costo di produzione da solare negli Stati Uniti è sceso dell’82% e da eolico del 61%.
LE DATE
Nella seconda metà del 2015 il costo medio (sull’intero ciclo di vita) del megawattora da fotovoltaico a livello globale è stato di 122 dollari, 11 in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno prima. Ma in progetti particolari, come la centrale da 200 megawatt di Acwa Power a Dubai, si è arrivati addirittura al di sotto dei 60 dollari.
di Elena Comelli @CorriereSociale